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Artigianato-Industrie

Industria del mobile

Industria del mobile

Nel secondo dopoguerra, soprattutto negli anni  ’60 e ’70, alcune piccole aziende artigiane si trasformarono in industrie, che spesso estendevano i propri commerci anche all’estero, per l’arredamento su misura di residenze private o in serie per alberghi, club, uffici… Spesso le fabbriche erano a conduzione familiare, trasmessa di generazione in generazione. Stilisti e designer facevano parte dell’organico del mobilificio, che in alcune aziende superava il centinaio di operai, o collaboravano da esterni.

Si realizzavano mobili sia in stile sia moderni, componibili per rispondere alle più diverse esigenze dei clienti ed ai cambiamenti del mercato. La lavorazione accurata, con macchinari ad alta tecnologia, comprendeva la sezionatura, l’impiallacciatura, la squadratura, la bordatura e la foratura dei pannelli; infine la lucidatura, il montaggio, l’imballaggio, e la spedizione dei mobili. Camere, sale, cucine, anticamere, soggiorni erano realizzati principalmente in noce, rovere, frassino, tanganica, betulla. Accanto ai mobilifici si sono sviluppate anche piccole imprese per la fabbricazione di salotti, in stile o moderni, lavorati accuratamente e realizzati con materiali pregiati.