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Lavatoio

Lavatoio

Nella memoria dei settantenni di oggi c’è ancora il ricordo della nonna o della zia, che con la carriola si recavano a lavare il bucato al lavatoio comunale, situato sulla roggia, presso l’attuale incrocio delle via Baracca, Tazzoli e per Gattedo.
Già dal 1833 il Comune di Carugo, sotto il dominio austriaco, aveva chiesto al conte Gilberto V Borromeo, proprietario della roggia, il permesso di erigere un lavatoio pubblico, nel punto in cui essa, dopo aver attraversato lo scomparso laghetto di Carugo, svoltava a 90° verso Mariano. La richiesta venne accolta, a patto che venissero rispettati cinque punti, tra cui l’obbligo perpetuo di pulizia e manutenzione da parte del Comune. L’opera fu realizzata solo nel 1859.


Il lavatoio aveva pianta quadrata, con lati lunghi 6 metri; i pilastri formavano tre aperture per ognuno di essi. l’acqua scorreva in una vasca, sul cui fondo erano fissati dei paletti metallici, cui le donne, inginocchiate davanti alle lastre di pietra inclinate, potevano trovare un appiglio per le lenzuola da risciacquare nella corrente.
Il lavatoio fu demolito nel secondo dopoguerra. Oggi è ricordato da un murale, dipinto sulla facciata di una casa , che era situata di fronte al fabbricato.