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Scuola di ricamo

Scuola di ricamo

Secondo diverse testimonianze orali, la scuola di ricamo è stata voluta da suor Bianca Tagliabue, coadiuvata dalla consorella suor Agnese, verso il 1942 e ha continuato a funzionare fino agli anni sessanta circa .
Le lezioni si tenevano durante le vacanze estive presso l’oratorio femminile ed erano molto frequentate. Le ragazze ricamavano le “cifre” iniziali del loro nome sulla biancheria della propria dote ed a fine anno i capi realizzati venivano esposti in una mostra.
La domenica mattina c’era la scuola di taglio e cucito, molto seguita: infatti, in quei tempi di ristrettezze, la capacità di confezionare vestiti per la famiglia era molto apprezzata in una ragazza da marito.


In via Diaz c’erano altre due scuole : in una le sorelle Maria e Bambina Turri insegnavano alle ragazze a confezionare le calze (i scalfitt) con il tacco (ul tacön) e la punta; nell’altra si imparava a fare il pizzo di Cantù. Le ragazze intrecciavano fili di cotone avvolti su fuselli, seguendo la traccia di un cartoncino fissato ad un cuscino  imbottito di paglia (tombolo), che veniva posato su un cavalletto. Con gli inserti di pizzo venivano impreziositi i capi più importanti del corredo: tovaglie, tende, lenzuola…