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Servizi

Sanità

All’inizio del Novecento Carugo contava 1500 abitanti circa.
Medico condotto era il dott. Giuseppe Toller, stipendiato dal Comune.
L’assistenza sanitaria era gratuita per i poveri, iscritti in un elenco, ma la popolazione era costituita in grandissima parte da piccoli proprietari, spesso non in grado di pagare le cure mediche, soprattutto in caso di lunghe malattie.
Per volontà del sindaco, Avv. Mario Facheris, venne istituito un Consorzio con Arosio, per garantire l’assistenza sanitaria gratuita a tutti gli abitanti, a condizione di istituire una tassa di famiglia.
Le partorienti e le puerpere erano assistite da una levatrice condotta, Sig. Clementina Clembi. La mortalità infantile era alta, come documentano i registri delle nascite e delle morti della parrocchia. Per questo i neonati venivano battezzati lo stesso giorno della nascita o il giorno successivo.
L’obbligo delle vaccinazioni non sempre era rispettato.
L’igiene scarsa, l’alimentazione povera, le case mal riscaldate favorivano malattie ed epidemie: rachitismo, anemie, malattie respiratorie, tifo, spagnola del 1918… I casi più gravi venivano curati presso l’Ospedale Felice Villa di Mariano Comense, fondato dall’omonimo benefattore ed inaugurato il 1° maggio 1904.


Nel periodo fascista vennero istituite le colonie per l’infanzia, dove i bambini più bisognosi potevano trascorrere un periodo di svago, per rinforzarsi attraverso bagni di sole, di mare, esercizi ginnici e giochi di squadra. Anche alcuni bambini carughesi usufruirono di tale opportunità.
Nel frattempo, grazie all’incremento delle conoscenze nel campo della microbiologia, Fleming aveva scoperto la penicillina, il primo antibiotico.
Lo sviluppo industriale nel campo della chimica permise la messa a punto di vaccini (1954 antipolio Salk, 1954 antipolio Sabin) che debellarono malattie, che prima avevano spesso esiti infausti: la tubercolosi, la febbre tifoidea, la polmonite ed altre gravi infezioni.
La prima farmacia di Carugo è stata aperta nel 1966 dalla Dott. Rosa Tavazzi, inizialmente in via Garibaldi e successivamente in via Cadorna.