L’11 dicembre 2011, presso l’ex edificio scolastico di Via Garibaldi, è stata inaugurata la mostra “Dai campi alle botteghe”.
Gli arnesi tipici del lavoro agricolo (falcetti, aratri, zappe, forconi…) hanno raccontato di un passato legato principalmente ai tempi ed alle risorse della natura, fonte di materie prime per produrre attrezzi, utensili, suppellettili per il lavoro e la casa.
Il pezzo forte della mostra, un telaio recuperato dalla prima tessitura carughese “Cerri e Bourcard” (sorta vicino alla stazione alla fine dell’Ottocento) ha testimoniato il passaggio del nostro territorio dalla tradizionale economia rurale ad un’economia mista, che, nei primi decenni del ‘900, ha visto svilupparsi altre tessiture, un lanificio e numerose botteghe di falegnameria.
L’artigianato del legno, che ha preceduto lo sviluppo dell’industria del mobile nel secondo dopoguerra, era rappresentato da un banchetto di falegname e da attrezzi (pialle, secchielli, seghe, scalpelli..) di abilissimi intagliatori e decoratori, oggi ormai scomparsi.