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Amministrazione

Amministrazione

Le Amministrazioni Comunali, che si sono alternate nel corso del XX secolo a livello locale, rispecchiano fedelmente le fasi storiche della politica nazionale.
Infatti nel primo ventennio del secolo la politica locale era ancora dominata dalla presenza di famiglie aristocratiche (Benaglia, Calvi, Facheris, Piazzi, Grasselli), che si ispiravano agli orientamenti liberali di G. Giolitti, specie in materia di istruzione (costruzione dell’Asilo infantile e delle Scuole elementari di via Garibaldi).
Appartenevano però ad un’ élite, che sola poteva godere dei privilegi di una legge elettorale, risalente allo Statuto Albertino (emanato da Carlo Alberto il 4 marzo 1848) rimasto in vigore fino al 1° gennaio 1948. Tale ordinamento prevedeva che solo i cittadini maschi, che disponevano di uno stato patrimoniale  soddisfacente e possedevano un certo grado di istruzione,  potevano esercitare il diritto di voto attivo (eleggere) e passivo (essere eletti): tale sistema penalizzava pesantemente le donne e gli analfabeti, che costituivano la parte più consistente della popolazione.
Dopo gli anni ’20 il sistema politico liberale cominciò ad incrinarsi sotto i colpi della crisi economica, legata alle conseguenze del primo conflitto mondiale appena terminato, alla nascita di due nuovi partiti (Partito Socialista e Partito Popolare), agli scioperi provocati sia in città che in campagna da parte di operai e contadini, organizzati nelle leghe rosse di ispirazione socialista o nelle leghe bianche di ispirazione cattolica.
Questa situazione si riflettè anche in Carugo, dove si affermò una compagine amministrativa di estrazione popolare socialista, che mise fine al potere dell’aristocrazia liberale, ma fu di breve durata.
Con l’avvento del Fascismo e la graduale soppressione delle libertà democratiche, il sistema elettivo venne eliminato ed al posto dei sindaci, democraticamente eletti, le Amministrazioni finirono sotto la direzione dei Podestà, di nomina governativa, che avevano i pieni poteri nello svolgimento delle loro funzioni e le loro decisioni sono inconfutabili.
Anche il sistema elettorale subì pesanti modifiche. Il voto non era più libero e segreto, perché si utilizzavano due schede: quella del , facilmente riconoscibile per il tricolore, quella del no per il colore bianco; chi la sceglieva all’atto della votazione. era oggetto di rappresaglie personali. (Tristemente famosi l’incursione ed il delitto di via Diaz, con un morto e un ferito, rimasti impuniti).
Con la caduta del Fascismo (25 luglio 1943), con la conseguente liberazione dell’Italia dalle truppe nazi-fasciste (25 aprile 1945) e la proclamazione della Repubblica (2 giugno 1946 a suffragio universale, con il diritto di voto anche alle donne), si verificò un generale risveglio politico con il gusto per la libertà e la partecipazione.
A Carugo il ritorno alla democrazia è avvenuto in modo graduale: prima con il Comitato Comunale di Liberazione , poi con l’insediamento della prima Amministrazione provvisoria , infine, dopo il referendum del 2 giugno, con la prima vera Amministrazione repubblicana.
Da allora fino alla fine del Novecento si sono susseguite Amministrazioni di diversa estrazione sociale, liberamente elette a suffragio universale, con l’impegno di guidare la comunità nel cammino non sempre facile della democrazia e dell’ evoluzione storica.
I Sindaci che si sono succeduti sono stati:
1902 – 1912 – Demetrio Benaglia
1912 – 1922 – Mario Facheris
1922 – 1923 – Giovanni Sironi
1923 –  Per dimissioni del Sindaco e di alcuni Consiglieri ed Assessori viene nominato Commissario Straordinario Giuseppe Casella
Periodo Fascista – Podestà Guido Bonzani (Direttore dell’ ospedale di Giussano)
Periodo Fascista – Podestà Elmo Somaschini  (dal 19 Aprile 1933)
1945 – 1946 –  Amministrazione Comunale provvisoria eletta dal Comitato Comunale di Liberazione –  Sindaco Alessandro Nembri
1946 – 1956 – Vittore Cecchini
1956 – 1958 – Natalino Tagliabue
1958 – 1960 – Mario Mascheroni
1960 – 1964 – Maria Molteni Tagliabue
1964 – 1970 – Erminio Proserpio
1970 – 1975 – Adriano Turri
1975 – 1983 – Ariberto Terrenghi
1983 – 1995 – Mario Tagliabue
1995 – 1999 – Graziella Pozzi
1999 – 2009 – Mario Tagliabue